Impara a dire di NO e riprenditi il tuo tempo
«Posso chiederti un favore?» Oh cavolo, che domanda. Fino a qualche tempo fa mi era davvero difficile rispondere di no. Ma nel momento stesso in cui rispondevo sì, ero preoccupato per il tempo che avrei speso per quel favore.
Quando ci viene chiesto di fare qualcosa, infatti, la risposta più facile è dire «Sì». Anche se spesso significa sacrificare del tempo che volevamo dedicare a qualcos’altro. Saper dire di no quando occorre ci dà il potere di decidere cosa fare. Se ci arrendiamo a rispondere sempre sì, cediamo questo potere a qualcun altro.
Se non sei tu a decidere cosa fare del tuo tempo, lo farà qualcun altro
Vediamo perché è così difficile dire di no e che conseguenze ha sulle nostre emozioni. Poi concentriamoci sulle strategie più efficaci per farlo e riprenderci il nostro tempo.
Le conseguenze del no sulle tue emozioni
Dire di no può generare l’illusione di perdere qualcosa:
- Abbiamo timore che il nostro rifiuto generi del risentimento: “Se dico di NO ci rimarrà male”
- Temiamo di piacere meno, di essere meno apprezzati: “Se dico di NO, avrà meno piacere di stare / lavorare con me”
- Pensiamo che quando saremo noi a chiedere qualcosa, ci verrà negata
Se adotti una di queste visioni, è probabile che il pensiero di rispondere no ad una richiesta generi in te dell’ansia o del senso di colpa. È quindi naturale che tu voglia evitare queste sensazioni spiacevoli nel modo più facile: rispondere sì. Così facendo, però, non consideri le conseguenze negative alle quali ti esponi:
- La frustrazione di esserti preso impegni che non riesci a portare a termine come vorresti
- L’insoddisfazione di esserti impegnato in qualcosa che in realtà non ti interessava
- Con il risultato che la tua autostima ne sarà intaccata
Se credi che i tuoi no ti conducano alla solitudine, il vero rischio che corri è circondarti di persone che ti vogliono vicino finché avranno bisogno di te.
Non ti cercheranno per ciò che sei, ma per ciò che puoi fare per loro
I famigliari, i colleghi e gli amici per i quali vale la pena rinunciare al proprio tempo, ti saranno grati quando glielo concederai e comprensivi quando glielo negherei.
È un tuo diritto scegliere quando dare e quando non dare la tua disponibilità. Se te lo negassi, potresti finire per provare risentimento
Se, ad esempio, per compiacere a un amico rinunciassi al tuo tempo per aiutarlo ogni volta che te lo chiede, potresti cominciare a provare sentimenti negativi nei suoi confronti. Non è forse meglio affrontare il momentaneo senso di colpa di un no, piuttosto che mettere a repentaglio la vostra relazione?
Ora impariamo alcune strategie per dire di no senza sentirsi né in colpa, né in ansia. Partiamo da quelle più facili da applicare e andiamo in crescendo fino al livello ninja.
Livello “prima volta” – Prendi tempo
Se sei alle prime armi col dire di no, questa strategia può esserti di molto aiuto. Infatti, rispondere con un no è più facile se metti della distanza fra la richiesta e la tua risposta.
Prendi tempo per decidere se dare o meno la tua disponibilità. Ecco qualche esempio:
- Grazie per aver pensato a me. Per quando hai bisogno di una risposta?
- Ok, ne parlo in casa e ti faccio sapere
- Controllo se mi è possibile farlo e poi ti chiamo
- Non voglio prometterti qualcosa che non riesco a mantenere. Guardo gli impegni che ho e ti rispondo più tardi
Se sei una persona che ha molta difficoltà col dire di no, puoi cominciare da qui: prendi spunto da queste risposte e preparane qualcuna adatta al tuo carattere, che sia gentile e soprattutto vera.
Non raccontare frottole. Oltre al rischio di non apparire sincero, andresti ancora incontro al senso di colpa
Livello base – Fai una controfferta
Anche questa strategia è un buon primo passo se il tuo disagio nel dire no è molto alto. Si applica in questo modo: se ti viene chiesto un impegno che ti occuperebbe, ad esempio, 3 ore, fai una controproposta offrendoti di fare qualcosa che ti occupi meno tempo.
Ecco come puoi metterla in pratica:
- Ti do volentieri una mano, ma non ho tempo sufficiente per quello. Potrei fare questo
- Fare quello che mi chiedi non mi è possibile. Però potrei fare questa parte. Ok?
- Anziché quello, posso fare quest’altro. Va bene?
Per le prime volte, se non te la senti ancora di dire no, puoi abbinare questa strategia a quella precedente.
Livello medio – Fai riferimento a blocchi esterni
Riferirsi a blocchi esterni significa motivare un no presentando cause che non dipendono direttamente da te. In questo modo aggiri il senso di colpa, perché ciò che ti impedisce di dire sì è un motivo esterno.
Qualche esempio?
- Mi è impossibile, nei prossimi giorni ho l’agenda piena di impegni
- Mi farebbe piacere farlo, ma ho già promesso ai miei figli che avrei passato quel tempo con loro
- No, mi spiace. Ho già preso un impegno e se ti dicessi di sì non lo porterei avanti
Ricorda, anche in questo caso, di essere sincero nella risposta. Non lasciare che la falsità inquini la bella sensazione di poter gestire il tuo tempo.
Livello avanzato – Definisci principi e regole personali
Ora che cominci a familiarizzare con i modi per rispondere di no, identifica i limiti che vuoi dare alla tua disponibilità. Per farlo, vanno definiti i principi e le regole a cui attenerti. Così facendo, sarai più pronto nelle risposte e i tuoi rifiuti non saranno presi sul personale, ma come una dimostrazione di autodisciplina.
Regole e principi possono essere espressi in due modi:
- una quantità massima di tempo, o di volte, per cui decidi di renderti disponibile
- oppure come intervalli di tempo intoccabili, che difenderai fino all’ultimo
Ti faccio qualche esempio per rendere più chiaro il concetto, così che tu possa trovare le regole e i principi più adatti a te.
- No, mi spiace. Per principio non mi impegno in qualcosa se non sono certo di potermici dedicare
- Ti ringrazio, ma ho deciso di dedicare più tempo alla mia famiglia. Perciò prendo gli impegni in funzione di questo
- Ti ringrazio, ma non esco mai più di due sere la settimana. E questa settimana me le sono già giocate entrambe
Perché le tue risposte siano autentiche e convincenti, ti suggerisco di riflettere in anticipo sui limiti che ti vuoi dare.
Livello ninja – Rispetta ciò che sei
Per la mia esperienza, questa è la strategia migliore per dire di no. Perché, oltre a raggiungere il suo scopo, ti da modo di esprimere chi sei.
Questo significa anche accettare di non piacere a tutti. È quindi importante imparare a usarla con una duplice consapevolezza:
- il rispetto e l’amore per noi stessi viene prima di tutto
- il nostro interlocutore merita il nostro rispetto: ascoltare il suo bisogno e rispondere con gentilezza è il modo che hai per dimostrarglielo
In queste risposte i motivi del no sono legati a ciò che sei e a ciò che ha valore per te:
- Grazie per l’invito. Ma preferisco tornare a casa dalla mia famiglia
- È bello da parte tua, grazie. Solo che non è il genere di iniziative che mi appassiona
- È un bel programma, però in questo periodo mi sto dedicando a un progetto personale a cui tengo molto
- No, mi spiace. Mi sto rimettendo in forma e il tempo libero che ho lo uso per allenarmi
Mi piacerebbe dirti che sono un maestro in questa strategia. Ma non è affatto vero. Sono un principiante, la mia capacità è mediocre e ottengo risultati alterni. Gli esempi che hai appena letto non sono certo i migliori in circolazione. Perciò, il suggerimento che posso darti è di riflettere su ciò a cui tieni. Questo ti permetterà di trovare gli esempi più adatti per te e cominciare a fare pratica.
Fonti:
- https://www.stateofmind.it/2014/05/imparare-adiredino-importanza-diaffermare-sestessi-ele-proprie-esigenze/#:~:text=accordo%20con%20loro.-,Dire%20no%2C%20mette%20in%20luce%20i%20nostri%20bisogni%2C%20e%20fa,%2C%20la%20vergogna%2C%20la%20paura.
- https://lamenteemeravigliosa.it/imparare-a-dire-di-no/
- https://www.wikihow.it/Imparare-a-Dire-No
- https://www.youtube.com/watch?v=whKRaPUoy9Y